Tutto in ordine come al solito, i superiori lo pretendono, la divisa deve essere impeccabile.
Gianni come tutte le mattine si prepara in modo meticoloso, attento alla perfezione della sua uniforme che deve essere pulita e stirata perfettamente; l’immagine è importante e lui deve apparire sempre credibile.
La vita del militare, mi racconta, è fatta di obblighi e regole ben precise, occorre attenersi a limiti ben imposti e regolare di conseguenza la propria giornata; ma spesso quando le costrizioni si fanno soffocanti accade qualcosa che rischia di abbattere le certezze erette in anni di sacrifici.
Gianni, a 38 anni, militare di carriera, si trova a combattere contro uno strano nemico, la sua incontinenza.
In realtà quest’ultima è una chiara manifestazione di qualcosa di più profondo, un segnale che mina alla base la sua credibilità verso gli altri; forse c’è qualcosa dentro di lui che sta gridando il contrario, forse il Sé di Gianni la pensa in modo diverso: lui è totalmente diverso da quanto è obbligato ad apparire.
Il nostro incontro non è stato casuale, cercava nella riflessologia plantare un rimedio ai suoi problemi d’incontinenza, in realtà sta scoprendo che il percorso è più profondo, mette in discussione la sua vita negli aspetti più intimi e psicologici.
La divisa è ora vista in modo diverso, da una parte la pausa di vederla macchiata per quel problema che lo sta angosciando, ma dall’altra una forza inaspettata che lo sta spronando a riflettere e lavorare sempre più su situazioni del passato mai elaborate.